Lo scorso 28 giugno, con grande entusiasmo, ho presentato il mio libro “Raccogliere il mare con un cucchiaino” edito da Città Nuova, insieme al Magistrato Luciano Gerardis. L’evento si è tenuto a Reggio Calabria, la città in cui sono nata e cresciuta, e dove è nata mia figlia. Ringrazio di cuore la Libreria Ave e in particolare Fabio Saraceno, che ha organizzato un meraviglioso salotto all’aperto sul corso Garibaldi. Sono stata felicissima di vedere una così ampia partecipazione e di poter condividere con tutti voi alcune delle storie raccolte in questi dieci anni di impegno umanitario. Quelle di Fatima e del figlio David, reduci da un lager libico, di Rosna, bambina di Rohingya ospite del campo profughi di Unchiprang, e di Lamin, che ha iniziato una nuova vita in Europa.
Insieme abbiamo avviato uno scambio di idee, un dialogo costruttivo, un piccolo tassello che spero possa contribuire ad affrontare i fenomeni migratori superando pregiudizi e paure, rivolto in particolare a chi ha chiuso il proprio cuore, a chi è indifferente, a chi non riesce a mettersi nei panni dei bambini, delle donne e degli uomini che non hanno altra alternativa a quella di fuggire dal proprio Paese. Parlare in maniera semplice e accessibile di migrazioni, e invitare a tornare a riscoprire la lettura, un’attività che unisce ragazzi e meno giovani, e che rischiamo di perdere per la continua interferenza dei social nella nostra quotidianità, è oggi un importante tassello da aggiungere nella nostra società.
Con il nostro emozionante incontro, abbiamo creato una piccola comunità in cui ciascuno, con il proprio bagaglio di esperienze e competenze, si impegna per raggiungere un fine comune, quello della globalizzazione della solidarietà. Una sorta di movimento che a tutti i livelli, all’interno delle famiglie, nelle scuole e nelle università, nelle associazioni, possa risvegliare le nostre coscienze e spingerci a essere solidali con le persone che più ne hanno bisogno. Quelle vicine e quelle lontane, chi appartiene alla nostra cultura e chi ne abbraccia una diversa, chi condivide la nostra religione e chi aderisce a una diversa fede religiosa.
La presentazione del libro è stata anche l’occasione per parlare del MAEC Mediterranean Aid Education Center, organizzazione umanitaria che prende il testimone della decennale esperienza di MOAS Italia per fornire assistenza alle persone più vulnerabili, con particolare attenzione ai progetti dedicati all’educazione e alla formazione, alla preparazione e risposta alle emergenze, al supporto umanitario e alla promozione di vie sicure e legali di migrazione. I diritti d’autore del libro saranno devoluti a MAEC per la realizzazione dei progetti in Italia e nel mondo. Il tour della presentazione del mio scritto è soltanto all’inizio. Sarò molto lieta di conoscervi di presenza nelle prossime tappe e di far sì che questo libro diventi il “vostro libro”.
Insieme, unendo le nostre forze, potremo fare la differenza e tendere la mano agli altri riscoprendo e rinnovando la nostra umanità. Grazie a tutti per aver partecipato. Buona lettura!