
Come tante sue compagne a Teheran, Maysoon Majidi si volta verso l’obiettivo e alza la mano in segno di vittoria. Ha 28 anni, ed è arrivata in Calabria dopo un viaggio disperato su un barcone, in fuga dall’Iran alla ricerca di un futuro migliore. Come lei, anche io sono andata via dalla mia terra, la stessa Calabria che l’ha vista arrivare, ma da dove sono partita in cerca di nuove opportunità.
Tuttavia, a differenza di Maysoon, ho avuto il privilegio di farlo legalmente, grazie a una cittadinanza che mi permette di viaggiare senza rischiare la vita. Mentre io e mia figlia abbiamo trovato strade sicure, il suo viaggio è stato segnato da pericoli e speranze infrante. Il Mediterraneo, che dovrebbe rappresentare un ponte verso la salvezza, troppo spesso si trasforma in un luogo di tragedie.
Arrestata il 31 dicembre, Maysoon era stata accusata ingiustamente di essere una scafista. Dopo dieci mesi di detenzione, la testimonianza del capitano della barca, Akturk Ufuk, ha finalmente convinto gli inquirenti della sua innocenza, portando alla decisione del tribunale di Crotone di disporre la sua scarcerazione in attesa del 27 novembre, data in cui in potrebbe essere finalmente assolta definitivamente.
«Il processo continuerà, ma quella di oggi è una vittoria importante», ha dichiarato il suo avvocato, Giancarlo Liberati. Intanto, Maysoon ha finalmente potuto trascorrere la sua prima notte da donna libera.
Il caso ha attirato attenzione a livello internazionale, con il supporto di Amnesty International e del Comitato Free Maysoon Majidi, a difesa di chi, come lei, è stato ingiustamente criminalizzato solo per aver cercato un futuro migliore
La storia di Maysoon mi tocca profondamente, come madre, donna e Italiana/Europea . La sua vicenda ci ricorda quanto sia urgente rafforzare le Vie Sicure e Legali per chi è costretto a fuggire da guerre e persecuzioni, specialmente in questo momento storico. Con il MAEC (Mediterranean Aid Education Center) ci impegniamo ogni giorno, attraverso l’educazione, l’advocacy e il dialogo, a costruire queste vie sicure. Nessuno dovrebbe essere costretto a rischiare la propria vita attraversando il Mediterraneo in cerca di speranza. Speranza che deve essere garantita tramite percorsi legali e umani, perché ogni vita merita dignità e protezione.